Dilemmi italiani in terra di Spagna
E’ passato un mese dalle elezioni politiche e la Spagna è ancora senza un governo. Ci ho scritto sopra un articolo per Unimondo, pubblicato oggi.
E’ passato un mese dalle elezioni politiche e la Spagna è ancora senza un governo. Ci ho scritto sopra un articolo per Unimondo, pubblicato oggi.
Quest’anno più di altri i miei articoli per Unimondo sono stati scritti a commento di elezioni: Israele, Regno Unito e Stati Uniti, ad esempio, sullo sfondo di commenti su leggi di cittadinanza e populismo. Il trend si è rinvigorito nelle ultime settimane quando ho provato a descrivere la campagna elettorale che ha portato al successo di Justin Trudeau in Canada, prima, e ho giocato ad anticipare lo scenario delle elezioni che si sono tenute in Spagna poi. Le elezioni si sono tenute oggi e domani controllerò se ho preso una cantonata – non sarebbe certo la prima volta.
Oltre mezzo millennio dopo l’Editto d’Espulsione che nel 1492 costrinse la comunità di ebrei sefarditi a lasciare il Paese, il Parlamento spagnolo si prepara ad approvare una legge che permetterà a circa 1 milione di discendenti di ottenere la cittadinanza spagnola. Dopo l’approvazione alla Camera, adesso il Senato spagnolo si prepara a votare la Legge di Discendenza Sefardita. Il ministro della Giustizia Ruiz-Gallardon ha promosso questa iniziativa come un rimedio per quello che fu “il più grande errore della Storia spagnola”. Le ambasciate spagnole in Israele, Turchia, Venezuela e tanti altri Paesi del mondo sono già state inondata di richieste. Leggete qui il resto del mio articolo pubblicato oggi su Unimondo.